Il Decreto accise nel 2025 prevede una serie di cambiamenti rivoluzionari: ecco cosa cambia, i dettagli e le curiosità
Molte volte il nostro Governo cambia le carte in tavola soprattutto per quanto riguarda alcuni temi che risultano essere di interesse comune; uno di questi non è altro che il Decreto Accise fiscali del 2025 che prevede enormi cambiamenti circa alcuni prodotti che, nella società di oggi risultano essere essenziali. Se ti stai chiedendo di cosa si tratta e soprattutto di quali prodotti ci stiamo riferendo, continua la lettura di questo articolo.
Per invogliare il nostro lettore ad approfondire circa questo argomenti di attualità, innanzitutto ti spieghiamo cosa sono le accise e come incidono sul patrimonio dell’economia globale. Quando sentiamo parlare di accise, queste non sono altro che delle micro tasse che ricadono sui consumi e, più precisamente sui beni di largo consumo.
Quando le accise aumentano, l‘effetto che ne ricavi è un aumento dei prezzi dei prodotti, per via del fatto che le accise incidono anche sull’IVA.
Molto spesso siamo stati di fronte all’ascolto di un eventuale richiesta di diminuzione di tali accise, che però non è mai andata in porto per via dei motivi etici che ne corrispondo (calamità naturali, ridurre il consumo di alcol e tabacchi) e lo si fa soprattutto per incentivare il singolo consumatore a comportamenti eco-sostenibili ed eco-compatibili con quella che è la società odierna.
Il decreto accise presentato dinnanzi al Consiglio dei Ministri prevede dei cambiamenti significativi , soprattutto all’anno 2025, che riguardano principalmente le accise sul gas, sigarette, alcolici e molto altro. Attualmente, i rivenditori versano le accise in modalità acconto storico, che può avere il rischio di versare molto più del dovuto avendo un impatto parecchio notevole, nonostante i soldi versati possono essere recuperati in seguito. Con il nuovo decreto, invece, gli acconti mensile verranno commisurati a quanto versato mese per mese.
La nuova norma in materia degli alcolici, invece, prevede una semplificazione prevista dagli esercizi commerciale, dove l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli prevede che tutte le attività devono fare una comunicazione di avvio attività da presentare allo Sportello unico per le attività produttive. La licenza e il suo rilascio, invece, è prevista solo se la vendita degli alcolici supera la soglia dei volumi.
E’ bene sottolineare che il Governo e nel suo decreto non ci sono misure che prevedono un allineamento del diesel alla benzina.
Tutto questo è trapelato e chiarito dopo le polemiche che hanno accusato il Governo di voler allineare tali accise. L’indiscrezione è trapelata dal dossier Tax expenditures. Vi informiamo su altri eventuali aggiornamenti sulla questione.