Leggere, sta diventando quasi inesistente proprio come svela una ricerca condotta dagli esperti: ecco il motivo
Una delle pratiche tra le più antiche ma tra le più interessanti di tutti i tempi è proprio il piacere di leggere un buon libro. La lettura, ancora oggi, è vista come un fenomeno che tranquillizza, rilassa, distrae e concentra, catapultandoti in un mare di emozioni e facendoti vivere dei racconti come se fossero accaduti a te in rima persona. Purtroppo, però, i dati comunicano che questo famoso hobby coltivato da una parte della popolazione sta andando via via perso: ma sarà davvero così? Approfondiamo questo discorso nel corso del nostro articolo.
Quante volte hai finito un libro tutto d’un fiato poiché ti sei immedesimato per un attimo in quella meravigliosa storia, che sia d’amore, un racconto o una narrativa per i bambini come Il Piccolo Principe, con la sua storia su due linee di lettura, che interessa adulti e piccini.
Leggere viene visto da molti come una valvola di sfogo per allontanarsi da quella che è la classica vita quotidiana, sintonizzata su un unico piano che non permette di distrarci dalla realtà che ci circonda. Invece , con un buon libro questo può essere possibile. Le letture possono essere diverse e possono interessarti vari generi come gialli, romantici, narrative, horror, thriller e così via.
Purtroppo, però, come accennato, i dati parlano chiaro e non sono del tutto positivi: ecco il motivo.
Con l’avvento della tecnologia e la società digitalizzata che va vi via cambiando, il fenomeno della lettura soprattutto nei bambini sta andando perso. Non è uno scherzo, ma a detta di una ricerca tenuta da NLT, National Literacy Trust, solo il 34,6%, dagli 8 ai 18 anni intervistati, hanno affermato di amare la lettura nel tempo libero.
Tale ricerca, registrata principalmente tra il 3 Gennaio e il 14 Marzo 2024, ha registrato un dato decisamente più basso degli ultimi anni, con un calo dell’8,8% rispetto allo scorso anno. Il declino, infatti, è cominciato nel 2016, quando i bambini hanno cominciato a sostenere di amare poco la lettura nel loro tempo libero.
Secondo lo scrittore Waterstones Children’s Laureate Frank Cottrell-Boyce, questa crsi influenzerebbe i bambini in maniera del tutto negativa. Infatti, nel dettaglio ha dichiarato: “Sappiamo che i bambini che leggono per piacere e i bambini a cui viene letto, ottengono tutti i tipi di benefici, dall’aumento del vocabolario a un benessere mentale notevolmente migliorato. Ma il sondaggio di oggi mostra che troppo spesso come nazione neghiamo questi benefici ai nostri figli”.
Aggiungendo: “Con il piacere della lettura tra bambini e ragazzi ai minimi storici e un numero elevato di persone che abbandonano la scuola primaria e secondaria senza le competenze di lettura necessarie per prosperare, il futuro di una generazione è messo a rischio”.