Manca davvero poco a Sanremo 2025, ma Carlo Conti ha deciso di rivoluzionare tutto con alcuni accorgimenti che hanno fatto discutere: i dettagli
Uno egli eventi più importanti ed emozionanti di cui il nostro Bel paese non potrebbe mai farne a meno è proprio il Festival di Sanremo, un kermesse musicale che da moltissimi anni accompagna gli spettatori in una settimana, solitamente a Febbraio, cui il mondo dello spettacolo si tinge di musica. Quest’anno, dopo ben 4 anni, il direttore artistico e la conduzione passa nelle mani di Carlo Conti che ha già deciso di fare dei cambiamenti non indifferenti: ecco di che si tratta.
Negli anni, il Festival di Sanremo ha subito una modifica sostanziale a livello di tecnologica, strategia e miglioramenti sotto tutti i punti di vista, non perdendo mai l’attenzione verso la cosa più importante di tutte: la musica.
Come impone la società, i cambiamenti negli anni sono stati dovuto anche per far fronte a nuovi generi musicali che interessano sempre più gli spettatori e che colpiscono l’attenzione e che fanno si che la musica diventi alla portata di tutti, così come il Festival di Sanremo. Infatti, negli scorsi anni la potenza mediatica ha fatto sì che molti giovani seguissero la kermesse e si affezionassero sempre di più alle nuove proposte.
La conduzione, dopo ben quattro lunghi anni dove Amadeus e il suo socio Fiorello hanno dato tanto al pubblico, passa nelle mani di un altro professionista del settore con delle competenze non indifferenti: parliamo di Carlo Conti. Quest’ultimo, però, ci ha tenuto a sottolineare che ci saranno dei cambiamenti sostanziali circa le regole della manifestazione canora: andiamo a vedere i dettagli.
Lo scorso anno, il Festival di Sanremo ha ricevuto diverse critiche e una grandissima polemica proprio per via del fatto che il rapper amato dai più giovani, Geolier, avesse portato un brano interamente in dialetto napoletano che. a detta di molti, era quasi impossibile seguirne il testo. Il giovane, durante la serata cover ha subito dei fischi da parte della platea, ed è stato uno spettacolo a dir poco abbominevole.
Per non far si che questo accada una seconda volta, Carlo Conti ha deciso di cambiare alcune regole della manifestazione canora , ammettendo durante la conferenza stampa di essere aperto a nuovi generi ma specificando che l’importante sia che un brano non fosse completamente in un’altra lingua: “L’apertura al dialetto credo sia definitiva, l’importante è che non tutto il brano sia in dialetto, ormai fa parte del nostro modo di parlare, cantare, rendere l’Italia lunga e bella. Mi spiace che non possa esserci una canzone in fiorentino perché se oggi ci parliamo qui e ci intendiamo è grazie al sommo poeta (ride,ndr)”.
Circa la questione di aver abbassato il limite d’età per Sanremo Giovani, Carlo Conti fa una precisazione non indiffente.
Ha dichiarato: “Sono passati dieci anni dal mio ultimo Sanremo ed è cambiato il mondo, oltre che la musica italiana. La hit parade di dieci anni fa vede 8 brani stranieri e due italiani, oggi si è ribaltato. Il periodo del Covid, inoltre, ha permesso a tanti ragazzi di fare musica in cameretta facendola sentire e ottenere grandissimi successi. Era un limite che andava dato, purtroppo qualcuno resterà fuori, mentre altri potranno rimanere dentro. Mi ha stupito però che ci fossero pochissimi minorenni, nei 24 non ce n’è nemmeno uno. Mi aspettavo di più, ma forse si sentono ancora troppo giovani ed è giusto così […]”.